Sono io l'Ulisse moderno che valica con passo fermo la porta della merceria, sinceramente sicura di acquistare un bottone, solo un bottone blu...
La merceria... Posto incantato, scaffali ricolmi di sublimi mercanzie, fili colorati, stoffe d'oltreoceano, perle indigene, tele in attesa del proprio ricamo...
Ma senza l'omerica cera nelle orecchie, come resistere al richiamo di quel gomitolo color zucca che dall'alto del suo scaffale mi implorava di portarlo a casa.. : "sono nato per essere tuoooo.... Non puoi lasciarmi quiiii...." Ed effettivamente il suo colore aveva colpito subito la mia immaginazione, il richiamo era irresistibile!
D'altro canto anche quel bel pezzo di feltro color cioccolato, che sporgeva languido sull'altra mensola, mi trasportava fantasticamente su lavori mai eseguiti prima... Era una sfida, e una sfida non si rifiuta MAI!!!
Mentre da un cesto messo in basso, quasi nascosto ad un occhio vigile ed attento mi faceva l'occhiolino una perla lucente... Poverina, lì tutta sola, senza un'anima, senza uno scopo nella vita... Insieme alla pallina d'argento ricamata come un damasco avrebbe fatto un figurone, e tutte e due insieme attaccate ad un lungo spillone avrebbero suggellato l'incontro con un matrimonio perfetto...
D'un tratto, il fiuto affinato percepì nell'aria quell'odore di legno ben noto... Meravigliose forme lisce e nude appena giunte aspettavano d'essere prese e trasformate lasciando libero sfogo alla fantasia di un'artista!
La commessa mi fissava con l'occhio di una Circe e un sorrisetto maligno e al contempo compiaciuto mentre mi aspettava dietro la cassa col ditino già lesto a battere sui tasti del pagobancomat....
E fu così che per giorni e giorni nessuno sentì più parlare della Zucchetta che, rintanata in casa soffrendo il caldo, ma stringendo i denti e i ferretti perchè le sfide lei le prende sul serio, lavorava ed elaborava... cuciva ed incollava... pirografava e trapanava....
Con al fianco la fidata Misy che immedesimatasi in Argo contribuiva ad innalzare il livello di calura alitandole amorevolmente addosso!
Grandi soddisfazioni ad ogni lavoro finito, ma un'alone di oppressione aleggiava intorno alla stacanovista dell'hand-made...
C'era qualcosa che non andava... Un malessere.... Forse una dimenticanza che nel suo inconscio non la rendeva serena.... Cosa poteva essere? I lavori erano perfetti, tutto le era riuscito come voleva ma, ma qualcosa le impediva di rilassarsi appieno...
Poi, in una notte di tempesta, mentre il vento ululava e faceva gemere i rami degli alberi... Ecco che, insieme ad un lampo che squarcio' il cielo livido, il pensiero torno' a quel giorno in merceria... E lei ricordo' ... Ricordo' in maniera vivida e reale di non aver acquistato, per colpa di quelle "sirene", il suo bottone blu....
P.S.: la meravigliosa base in legno su cui appoggia il mio puntaspilli è opera di Argante, vi consiglio di fare un salto QUI vi troverete tutti i suoi manufatti disponibili anche per voi!
La merceria... Posto incantato, scaffali ricolmi di sublimi mercanzie, fili colorati, stoffe d'oltreoceano, perle indigene, tele in attesa del proprio ricamo...
Ma senza l'omerica cera nelle orecchie, come resistere al richiamo di quel gomitolo color zucca che dall'alto del suo scaffale mi implorava di portarlo a casa.. : "sono nato per essere tuoooo.... Non puoi lasciarmi quiiii...." Ed effettivamente il suo colore aveva colpito subito la mia immaginazione, il richiamo era irresistibile!
D'altro canto anche quel bel pezzo di feltro color cioccolato, che sporgeva languido sull'altra mensola, mi trasportava fantasticamente su lavori mai eseguiti prima... Era una sfida, e una sfida non si rifiuta MAI!!!
Mentre da un cesto messo in basso, quasi nascosto ad un occhio vigile ed attento mi faceva l'occhiolino una perla lucente... Poverina, lì tutta sola, senza un'anima, senza uno scopo nella vita... Insieme alla pallina d'argento ricamata come un damasco avrebbe fatto un figurone, e tutte e due insieme attaccate ad un lungo spillone avrebbero suggellato l'incontro con un matrimonio perfetto...
D'un tratto, il fiuto affinato percepì nell'aria quell'odore di legno ben noto... Meravigliose forme lisce e nude appena giunte aspettavano d'essere prese e trasformate lasciando libero sfogo alla fantasia di un'artista!
La commessa mi fissava con l'occhio di una Circe e un sorrisetto maligno e al contempo compiaciuto mentre mi aspettava dietro la cassa col ditino già lesto a battere sui tasti del pagobancomat....
E fu così che per giorni e giorni nessuno sentì più parlare della Zucchetta che, rintanata in casa soffrendo il caldo, ma stringendo i denti e i ferretti perchè le sfide lei le prende sul serio, lavorava ed elaborava... cuciva ed incollava... pirografava e trapanava....
Con al fianco la fidata Misy che immedesimatasi in Argo contribuiva ad innalzare il livello di calura alitandole amorevolmente addosso!
Grandi soddisfazioni ad ogni lavoro finito, ma un'alone di oppressione aleggiava intorno alla stacanovista dell'hand-made...
C'era qualcosa che non andava... Un malessere.... Forse una dimenticanza che nel suo inconscio non la rendeva serena.... Cosa poteva essere? I lavori erano perfetti, tutto le era riuscito come voleva ma, ma qualcosa le impediva di rilassarsi appieno...
Poi, in una notte di tempesta, mentre il vento ululava e faceva gemere i rami degli alberi... Ecco che, insieme ad un lampo che squarcio' il cielo livido, il pensiero torno' a quel giorno in merceria... E lei ricordo' ... Ricordo' in maniera vivida e reale di non aver acquistato, per colpa di quelle "sirene", il suo bottone blu....
P.S.: la meravigliosa base in legno su cui appoggia il mio puntaspilli è opera di Argante, vi consiglio di fare un salto QUI vi troverete tutti i suoi manufatti disponibili anche per voi!