Lettori fissi

sabato 28 gennaio 2012

SPRING!

Ho voglia di primavera... Di aria profumata di erba, di teneri fiorellini colorati, di pic-nic sul prato, di passeggiate...
Ho voglia di lasciarmi alle spalle questo inverno, che ci ha visto quasi tutte ammalate e acciaccate...
Voglio svegliarmi la mattina e vedere il sole c
he spunta e che allunga le giornate fino a tardi...
Agogno la nuova stagione come se dovesse portare con se una nuova vita; ho voglia di cambiamenti e novità...
Questo tempo incerto però vuol prendersi gioco di me e, dopo avermi illusa con giornate tiepide, è tornato minaccioso e cupo; scaricando pioggia e promettendo neve.
L'aria si è fatta pungente e mi costringe a riacc
endere il caminetto e a sfornare torte per riscaldare gli ambienti.
Ma la voglia di colori tenui è tanta... Per cui oggi, mi sono rintanata nel mio "angolo creativo" e ho creato qualcosa di allegro, che mi ricordasse la Pasqua e la festa della mamma... Le belle giornate passate all'aperto e i boccioli che spuntano sui rami!
Ultimamente ho imparato che è meglio portars
i avanti e non aspettare l'ultimo minuto, insomma non farsi cogliere impreparati dagli eventi...

E allora... che Primavera sia!


Mini borsette in tessuti floreali acquistati da "Savoir Faire": interno in pannolenci, applicazione di animali in feltro, chiusura in velcro.

Non sono carine? Me le immagino già ripiene di dolci e cioccolatini, di caramelle o uova di Pasqua... Primavera, puoi arrivare quando vuoi: io sono pronta!!!

martedì 24 gennaio 2012

DOLORI E PASSIONI

I giorni passano lenti, stare chiusa in casa, nonostante certe volte l'abbia agognato stanca di correre come una matta, non fa per me...
Se poi mettiamo in conto i dolori che provo quando cerco di combinare qualcosa utilizzando il braccio sinistro, direi con certezza che avrei preferito non cadere come un salame e continuare a fare le mie corse lamentandomi di non avere un secondo di tempo libero!
Ma così è, e visto che di restare tutto il giorno incollata alla tv o a rimirare il paesaggio che mi circonda, bello che sia, non mi appaga; in qualche modo, pur con fatica qualcosa combino!
Vi ricordate i quattro schemi ricamati ancora col braccione ingessato?
Ecco cosa sono diventati:




Quattro bellissimi porta aghi; utili e sempre apprezzati da chi li riceve in regalo...
Pero' ogni tanto devo proprio fermarmi... Il braccio dolente mi richiama alla moderazione, allora mi siedo, allungo le gambe e godo di meravigliose sfumature che la natura regala, in fin dei conti questo nostro mondo è proprio bello...


E mentre guardo quei bagliori quasi da Savana che illuminano i colli di fronte a casa mia, penso già ad un nuovo progetto ricicloso... Ce la farà la nostra eroina a riprendere in mano l'uncinettone?
A costo di lavorare con un bastoncino del gelato tra i denti, come Rambo quando si cuciva da solo le ferite, ce la faro', volete scommettere?

lunedì 16 gennaio 2012

I MIEI ANGELI...

"C'era una volta un evento... Che accumunò persone diverse provenienti da ogni parte d'Italia.
Persone che non si conoscevano ne' si erano mai viste prima...
Ma in quel grupp
o si accese una scintilla che da quel momento non si spense più!"

Potrebbe essere l'inizio di una bella favola, vero? Ma non lo è... Questa è realtà.
Incredibile a dirsi, in questo mondo ormai quasi privo di sentimenti e carico d'invidie, queste persone si sono trovate
assieme a condividere emozioni e passioni e si sono legate da un'affetto sincero e duraturo... Il merito va specialmente a chi ha saputo scegliere con un sesto senso "magico" queste donne speciali, che restano amiche anche nei momenti più difficili... A tutte voi un grazie di cuore, perchè è raro sentirsi amate e coccolate come avete fatto voi con me in questi giorni!
E un grazie di cuore anche alle amiche di vecchia data, compagne di gite, fiere e di incursioni all'Ikea, di post e di commenti...
Vi ho sentite vicine come tanti angeli custodi e non potete immaginare q
uanto piacere mi procurassero i vostri sms e le vostre telefonate, nonchè i vostri regali a cui contraccambiero' al più presto...
Ma ora chiudiamo questa piccola parentesi emotiva, che già mi scende il lacrimone, e passiamo a cose più pratiche del tipo: che combina la Zukky senza il gesso?
Facciamo un passo indietro ed iniziamo a raccontare cosa ti combina la sottoscritta con ancora il gesso al braccio...
Allora, innanzi tutto prendete un post-it e segnatevi, se mai vi capitasse di fratturarvi un arto... Ma vi auguro di no, di stare attenti a che tipo di sacchetto vi infilate sul braccione per potervi fare la doccia: Io ne avevo tro
vato uno bello ampio ed anche piuttosto morbido, s'infilava e avvolgeva che era una meraviglia... Ma era un ecologico di mais... Per cui dopo cinque minuti di docciatura mi si è disintegrato obbligandomi a sgusciar fuori dalla doccia come un'anguilla e ad asciugare l'ingessatura col phon!
La forza di volontà puo' far miracoli e nonostante la piegatura a "elle" del braccio si puo' riuscire anche a crocettare, tenendo la tela in maniera un po' anomala e curvando le dita come una contorsionista... Si puo' anche finire una sciarpina ai ferri iniziata qualche giorno prima del patatrac! Il diffic
ile è chiudere le maglie, ma saltando i particolari osceni di come e dove ho puntato il ferro sinistro, vi assicuro che è fattibile...

In cosa saranno trasformati questi quattro piccoli schemi della Prairie Schooler? Lo scoprirete prestissimo!
Certo che il dopo gesso non è una passeggiata... La forzata contenzione vi riduce i tendini a delle corde di violino... Così tirate che il polso fa un male tremendo, come se vi foste rotto pu
re quello e il braccio non lo allungate, non lo flettete e soprattutto non lo girate!
Una meraviglia... E quando il morale è basso a una povera Zucca che voglia gli viene?
Ma di biscotti, ovvio!
E così, complice il freddo becco di questi giorni, ieri ho sfornato dei meravigliosi biscottoni (taglia XXL perchè col braccio conciato così, più piccoli non ci riuscivo.
..) con pezzi di mela, scorzetta d'arancia e tanta, tanta cannella!
Un profumo in casa... Da leccarsi i baffi!


E, siccome ho visto che nei jeans ci sto' ancora, me ne sono mangiati un paio con un'abbondante ciuffo di panna, che dite faccio schifo?



Giustamente volete la ricetta... Eccola qui!

400 gr. di farina, 70 gr. burro, 170 gr. zucchero, 3 uova, 2 mele grosse, scorza d'arancia grattuggiata, 1 bustina di lievito, 1 cucchiaio di cannella.

Tagliare a dadini le mele sbucciate, metterle in una padella antiaderente con due cucchiai di zucchero, una noce di burro, la scorzetta d'arancia e la cannella, fatele cuocere per circa 10 minuti, poi lasciatele raffreddare.
Amalgamare il burro con lo zucchero e aggiungere le uova, le mele e la farina setacciata con il lievito.
Ricoprire una teglia con carta forno e, utilizzando due cucchiai, appoggiare dei mucchietti di composto ben distanziati tra loro.
Infornare a 180° per 15 minuti, lasciar raffreddare (se resistete...) e cospargerli di zucchero a velo.
Restano morbidi-morbidi anche il giorno successivo (se avanzano...) e sono profumatissimi, provateli!

giovedì 12 gennaio 2012

LA DIPARTITA DI "SFIGATTO"


Stamane, esattamente alle 11:05 finiva la sua breve esistenza lo "Sfigatto", nato e decorato in un pomeriggio di noia e dolore...
Ricordate che qualche post fa avevo chiesto di suggerirmi un nome da affibiargli?
Erano stati proposti: Effimera (visto la brevità della sua esistenza); Wella (considerato il fissaggio con lacca forte che aveva subito); Plaster (che significa gesso) e Sfigatto....
Come non optare per l'ultima ipotesi???
Per cui, cari Giorgio e Annalisa da Mantova, vi dichiaro vincitori di un qualcosa che ancora non so, ma che presto elaborero', a tema "gatto"! Contenti?
Pero' il micione un pochino mi manca... Se non altro perchè senza il gesso il braccio fa un male... E il polso atrofizzato peggio ancora! Il mio braccino semi-mummificato è di un diametro decisamente inferiore rispetto al destro e sto' perdendo pelle a brandelli!
Ed io che già pregustavo la liberazione dalla contenzione, immaginandomi finalmente in grado di guidare ed uscire magari solo per un giretto al supermercato, in fondo dopo tanti giorni, si puo' agognare anche ad un tour fra le corsie e magari incontrare l'uomo col trattore mentre controlli l'etichetta del Tavernello...
Oppure sperare ardentemente di riuscire a raggiungere la tua pettinatrice, che metta mano a quella siepe incolta che da quattro settimane mi porto appollaiata sulla testa, che c'è pure il rischio che il merlo ci faccia un pensierino per costruirsi il loft...
O di arrivare, anche carponi come un marines, dall'estetista, che mi riporti da un aspetto equivalente ad un primate a quello un filino più umano...
E invece son qua, abbacchiata col braccino legato al collo, stando ben attenta a come lo muovo!
Stasera tornerò a brindare con il Brufen sperando di non passare la notte sul divano magari creando un mosaico utilizzando le pinzette da sopraciglia e i pezzettini di pelle... Preparatevi perchè potreste ricevere dei bigliettini Pasquali moooolto hand made e riciclosi! Muhahahahaha....
Oh, ragazze... Mai fatto un post così breve, ma prossimamente vi stupiro' con qualcosa di... Qualcosa che voi non avete mai... Qualcosa che manco se ve lo racconto... Insomma, avete capito, vero?

lunedì 2 gennaio 2012

UN GESTO D'AMORE

Era ancora buio e pioveva forte questa mattina...
Fuori dalla stazione, infreddoliti e assonnati, ma col viso illuminato da un sorriso, mentre gli enormi zaini gravavano sulle loro spalle, una dozzina di giovani ragazzi dai 15 ai 20 anni si apprestava a partire per Torino.
Sono ancora in vacanza... Sono giovani e pieni di v
ita... Chiunque, guardando quell'animato gruppo, penserebbe che stia partendo in cerca di divertimento.
E invece no... Hanno deciso di partire, di nuovo, per regalare i loro sorrisi, il loro tempo, le loro braccia a chi ne ha bisogno; a Torino c'è una splendida realtà: "L'Arsenale della Pace" nato per opera di giovani che volevano, con tutte le loro forze,poter fare qualcosa di utile per chi è meno fortunato.

Ieri sera, mentre aiutavo mia figlia a preparare lo zaino, avevo il cuore carico di orgoglio per cio' che si apprestava a fare... Lei così piccola e minuta, quasi totalmente sommersa da quello zaino enorme, ma così forte e determinata... Così dolce e sicura delle sue scelte...
C'era di tutto in quello zaino: dal sacco a pelo ai pop-corn da dividere con gli amici... Dal pigiama alle scarpette da tip-tap, perchè anche se sfiniti da una giornata di intenso lavoro, magari a sera ci scappa un balletto per intrattenere tutti... Ma sopratutto c'era il suo amore, che regalerà, ancora una volta, a quei bimbi
colpiti dalla leucemia.

In quest'ambiente s'impara a condividere e a restituire... Si comprende quanto è preziosa la pace fra popoli e culture diverse... Si conosce quanta sofferenza e fame c'è nel Mondo... S'impara a vivere con consapevolezza e valori che molta gente ormai ha perso.
Brava Ambra, bravissimi a tutti i ragazzi del SERMIG (Servizio Missionario Giovani), continuate così, perchè state facendo una cosa grande... Molto più grande di quello che voi immaginate!